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"Prima dello specchio" è la raccolta di tre copioni teatrali: "Gli ombrelli", "Pugilatori" e "Sentenza". Ne "Gli ombrelli" in un salone borghese la lite fra i due padroni di casa diventa lo sfondo del dialogo fra i loro ombrelli, dietro i cui discorsi e allusioni si nascondono il passato nazista di Franco e tutti gli orrori da lui commessi. Il suo marciume interiore diventa visibile nella sua immagine riflessa mentre si smarrisce imprigionato nel suo labirinto di specchi, che lo porta via con sé nell'esplosione finale. "Pugilatori", invece, affronta la complessa tematica del rapporto dell'uomo con l'altro e della difficoltà del trovare il giusto equilibrio tra la realizzazione personale e quella della propria socializzazione: il pugile Buck è completamente teso a raggiungere la meta tanto ambita, ossia il successo contro l'avversario Roger, ma l'impegno profuso per ottenere il successo lo allontana dalla moglie Mary, che stanca di aspettarlo lo abbandona. Il percorso dalla coralità de "Gli ombrelli", attraverso i dialoghi quasi a due dei "Pugilatori", si chiude col monologo di "Sentenza", in cui il perito settore Penelope seziona il cadavere di un'anziana donna, che poi lei capirà essere sua madre.